Saturday, September 4, 2010
Se siete cinefili come me non potete non aver visto "Arancia meccanica"
Tratto dall'omonimo romanzo distopico (che potrebbe tradursi letteralmente Un'arancia ad orologeria) scritto da Anthony Burgess nel 1962, prefigura - appoggiandosi ad uno stile fantascientifico - una società votata ad una esasperata violenza (giovanile, ma non solo) e ad un condizionamento del pensiero. Quando fu distribuita sul circuito cinematografico, all'inizio degli anni Settanta, la pellicola destò scalpore (con una schiera di ammiratori pronti a gridare al capolavoro ma anche con una forte corrente di parere contrario) per il taglio originale e visionario adottato nella narrazione, che faceva ricorso in maniera iperrealistica, ma anche senza indugi speculativi, a scene di violenza.
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